Fotografo Milano – 013

Fotografia per riconoscere cose

Fotografia per riconoscere cose.

 

“…Io avevo voglia di stare solo, perché soltanto solo,
sperduto, muto, a piedi,
riesco a riconoscere le cose.”
_ Pier Paolo Pasolini _

Leggere Pier Paolo Pasolini non è stato sempre facile per me. La sua scrittura, nei suo romanzi, è complessa un po come i suoi film. E’ stato più facile, anche con i miei limiti, affrontare i suoi saggi, i suoi racconti di viaggio e le raccolte dei suoi articoli di giornale (scritte quando i giornali erano ancora autorevoli e soprattutto praticamente le uniche fonti di approfondimento). Le sue analisi socio-politiche, le sue considerazioni sul cambiamento che stava avvenendo in tutti noi, l’influenza della televisione, mi hanno profondamente colpito. E poi i suoi ragionamenti sulla solitudine, su come affrontare questa nostra condizione. Ecco il perché della citazione qui sopra.

Ho scattato questa foto a Deiva Marina, in Liguria, anni fa. Stavo aspettando il via libera per poter affrontare le gallerie attraverso le quali avrei raggiunto Moneglia, dove stavano i miei parenti. Avevo guidato tutto il giorno, percorrendo la Strada Statale 1, l’Aurelia, dalle sue origini in Roma fino a quel paesino. Come compagnia, oltre alla solita musica, solo e sempre il mare, lo stesso che mandava le sue onde a infrangersi sulla spiaggia sotto di me, quasi a salutare la fine di quel mio viaggio.

Originariamente avevo pubblicato questa foto e questa citazione sul mio blog personale “In my viewfinder” a questo link. Grazie davvero per l’attenzione, per il vostro tempo.

Se vi va, qui potete trovate altri post sulla mia ricerca fotografica